Sara Bonamici, in arte Sarah, cantautrice ferrarese classe 2000, sin da piccola mostra un particolare interesse verso il mondo della musica e dello spettacolo. Cresciuta dai genitori con le canzoni anni ’80, adorava i musical e guardava qualsiasi genere di spettacolo ma fino alla prima media non avrebbe mai pensato di far parte di questo mondo. Poi all’età di undici anni si avvicina ai musical ed impara a conoscere danza, canto e recitazione. Il suo più grande amore è comunque il canto, così a dodici anni inizia a prendere lezioni di canto moderno ed a dedicarsi alla scrittura di canzoni. Scrive vari brani per altri artisti, anche in italiano ma per le sue canzoni utilizza sempre l’inglese, poiché attraverso la musica vuole veicolare messaggi e raccontare storie a più persone possibili, che possano condividere con lei un’emozione.
Negli anni la cantautrice partecipa a molti concorsi canori, piazzandosi spesso nelle prime posizioni e si esibisce in varie serate, sino a quando, nel 2016, la vittoria ad un concorso locale la porta a conoscere Manuel Auteri, a capo della casa discografica SanLuca Sound, etichetta indipendente Bolognese. Nel frattempo Sarah continua ad esibirsi non solo in locali, manifestazioni e teatri ma anche in vari eventi di ordine benefico e sociale. Nel 2018 si esibisce in concerto alla Fonoprint Arena di FICO, il parco agroalimentare più grande del Mondo.
La cooperazione artistica che si crea tra lei e Renato Droghetti, arrangiatore dello studio SanLuca Sound, la porta a prendere la decisione di dedicarsi interamente al progetto più importante, la produzione del suo primo album.
Il lavoro, dal titolo ‘Mountain Top’, uscito il novembre scorso, si compone di ben 10 brani, tutti interamente scritti dalla stessa Sarah, nei testi e nelle musiche.
Il disco, già anticipato da due singoli, ‘Home’ (novembre 2017) e ‘World’ (maggio 2018), esprime nelle restanti otto tracce una maggiore maturità, frutto dell’esperienza acquisita negli ultimi anni di lavoro.
L’uscita dell’album più volte posticipata, le ha permesso di revisionarne meglio il contenuto, in modo da ottenere un lavoro più vero, dal quale si sentisse maggiormente rappresentata. La sua è una scrittura di getto, che non pone filtri né limiti all’immaginazione, ciò la rende un’artista sincera ed estremamente interpretabile allo stesso tempo.
La copertina dell’album mostra Sarah in primo piano, con i lunghi capelli in parte nascosti da un grosso cappello e mossi dal vento mentre, con lo sguardo perso all’orizzonte, è assorta nei propri pensieri. Alle spalle il disegno di un triangolo a simboleggiare la montagna.
‘Mountain Top’ non è solo il titolo dell’album ma anche del singolo da esso estratto, la prima canzone nella tracklist, un brano assolutamente incisivo e rappresentativo della musicalità attuale di Sarah.
La traccia rappresenta il perfetto biglietto da visita dell’artista, sia nelle sue sonorità forti e contaminate da vari generi musicali, sia nel testo sincero e diretto ma che lascia spazio ad interpretazioni sempre personali, sia nel modo di impostare ed elaborare la vocalità che contraddistingue la cantante.
Il tema affrontato è la tossicità di alcune relazioni, con il coinvolgimento in situazioni sbagliate che portano a trascurare noi stessi e ad allontanare chi ci ha sempre protetti. Il distacco da questa situazione si realizza quando la protagonista trova forza ed appoggio nel mondo che la circonda, attraverso l’immagine di una montagna che finalmente si sente di poter scalare. La ragazza viene letteralmente mangiata viva ma nella fatica della scalata ha il coraggio di tirarsi fuori dall’errore e salvarsi, trovando un appiglio nella montagna. Quest’ultima diviene quindi il simbolo centrale del brano e del disco, sia come raggiungimento di obiettivi dopo una lunga scalata, sia come immagine della forza e della capacità di appoggiarsi al mondo circostante per riuscire a superare situazioni tossiche.
Una voce allo stesso tempo dolce, suadente e grintosa che, attraverso abili cambi sonori, trasmette alla perfezione tutte le sensazioni volute dal testo.
Brano che colpisce, oltre che per le particolarità del testo, anche per le sonorità che, mixando la forza delle batterie a strumenti più soft ed inaspettati ma sempre d’impatto, rappresentano al meglio la musicalità dell’artista.
Una traccia davvero rappresentativa della grinta dell’artista ed un album denso di sorprendenti sonorità, in grado di trasmettere sensazioni profonde.
Da ascoltare con il cuore!
Stefania Castino