ETHEL ONNIS” The Skye Boat Song”

Ethel Onnis è una musicista e soprano, specializzata in musica antica e barocca in seguito al conseguimento del Diploma di Laurea in Conservatorio e della Scuola di Alto Perfezionamento di Saluzzo in Piemonte.

La cantante è fondatrice di The Book of Kells, un ensamble in cui lo studio filologico del repertorio celtico e delle antiche melodie e ballate della tradizione Irlandese e Scozzese, accompagnate dalla voce limpida e cristallina della cantante, nonché dalle percussioni e dagli strumenti elettivi, hanno ricreato un affresco emotivo di grande impatto.

Nel 2013 nasce lo spettacolo Suggestioni Celtiche che partecipa a numerosi eventi istituzionali e a festival.

Nel 2014 l’ensemble che vede la collaborazione di vari artisti, partecipa a numerosi progetti e realizza il suo primo album Wolves Story con la casa di produzione Double Dominant, presente sui maggiori digital store. Nell’album sono presenti nove brani eseguiti con la pianista Michela Varda, il flautista Marco Allora ed un arrangiamento orchestrale piacevole ed evocativo. La formazione ha partecipato a numerosi concerti riscuotendo apprezzamenti da critica musicale e pubblico. Tra le partecipazioni più significative ricordiamo il Festival Sinapsi e l’evento in collaborazione con Piemonte Cultura Officine Folk.

Nel 2017 sono usciti, sempre come Double Dominant, il singolo Nocturne, cover dei Secret Garden, unitamente all’album Il Concerto delle Dame, contenente musiche del 1600 con trio barocco.

Entro il 2018 Ethel porterà a termine la sua prima collaborazione con Lotus Music Production che si tradurrà in un nuovo brano inedito attraverso il quale l’Artista rinnoverà profondamente il suo brand, continuando ad incantare sia il suo pubblico affezionato che nuovi follower attratti dalla magia delle sue creazioni.

Copertina Ethel

Ethel, ci spiega così il suo lavoro:

I Menhir,  magaliti scozzesi ed Irlandesi

Mi sono ritrovata ad approfondire la musica celtica Irlandese e scozzese in seguito allo studio della musica antica, provando nuove sonorità classiche, con il duo per arpa e canto per poi passare alle suggestioni etniche folkloristiche e pop. Il fascino della voce e della vocalità celtica è legato alle mie origini ed alle mie esperienze personali a ritroso nel tempo. La  musica  è il linguaggio prediletto dello sciamanesimo, il potere Druidico incarnato nello strumento voce. Gesto, canto, sonorità antiche che aprono le porte verso un mondo affascinante e misterioso; lo stesso esplorato da antiche ballate e canzoni che parlano di esperienze legate al viaggio nel tempo attraverso le pietre, i famosi Menhir o Dolmen. Tutto parte da una  canzone; “The Woman of Balnain” che ha ispirato la scrittrice di successo Diana Gabaldon, autrice di una serie di libri famosi  da cui è nata una serie televisiva straordinaria : ” Outlander”. 

” Bean Tighearna Bahil n’ athain” in Italiano ” La moglie di Balnain” è un canto in gaelico composto da Bear Mcreary su testo di Diana Gabaldon . La scrittrice nel primo  libro,  ” La straniera”, narra del viaggio nel tempo di Claire Randall la protagonista che attraversando un cerchio di pietre nei pressi di Invernes, luogo celebre dove si svolse la battaglia di Culloden  nel 1746,  si ritrova magicamente in dietro nel tempo nella scozia di metà settecento. Il testo della canzone, qui di seguito, racconta questa esperienza straordinaria.

” Sono la moglie del Laird di Balnain , i folk mi han rapito, rapito di nuovo, è come se ogni roccia dicesse 

Tutto ad un tratto, calarono le tenebre, e udii un forte rombo simile al tuono e la lunasbucò dall’ombra delle nuvole e illuminò la damigella.

Era la moglie stessa di Balnain che era là, stanca e sfinita come se avesse viaggiato da molto lontano.

Era la moglie stessa di Balnain che era là ma non sapeva dire dove fosse stata, né in che modo fosse arrivata lì.”

I siti dove si ergono queste pietre hanno un forte potere ed una forte connessione energetica con le stelle e le costellazioni e sono stati luoghi di culto per gli antichi Druidi. La magia dei viaggi nel tempo, raccontati attraverso un salto temporale da un’epoca all’altra. 

Un viaggio che porterà alla scoperta di un passato glorioso in cui la Scozia lottò coraggiosamente per la sua indipendenza contro il dominio inglese e in cui trovare e ritrovare il legame con un antico amore senza tempo e senza età; la storia di Claire e Jemie Freser, del clan dei Mckenzie.  Il testo del brano, racconta di quel tragico aprile del 1746 in cui gli scozzesi, persero la battaglia di Culloden moor. La canzone rievoca la fuga di Charles Edward  Stuart,  il Bonnie Prince Charles da Uist sull’isola di Skye. 

Ho deciso di ricreare con questa interpretazione la versione più moderna, riscritta da Bear Mcreary con la collaborazione dello studio di produzione “Double Dominant” ed il nuovo arrangiamento creato da Maurizio Bulgarini con due strofe che lasciano un senso di suspense voluta.  In questa versione sono vive due anime, quella dell’amore verso la terra scozzese ed Irlandese e verso la magia dei Druidi e del lato selvaggio di queste terre indomite. 

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