BOSKOVICVICTUS AMOR¿”

Tanto per essere chiari fin da subito, “Victus Amor¿” è un gran bel disco. Luca Boskovic Bonini, in arte solamente Boskovic, pubblica un album estremamente interessante e poliedrico, ricco di sfumature e pieno di energia compositiva. Dopo l’esordio di sei anni fa con “A temporary lapse of heaven” e il successivo live “Loss heaven” di qualche tempo dopo, ecco questa nuova produzione che definisce nuovi orizzonti espressivi per il musicista vicentino. Panorami musicali che affondano le radici in un rock con tratti progressive e psichedelici ma con una sana dose di energia pop indispensabile per un mercato più internazionale.  Album lungo e corposo, vitale, tredici tracce di cui tre strumentali, piuttosto diverse tra di loro e ricche di suggestioni musicali difficilmente etichettabili nei vari generi.

Accenti dei Beatles, Traffic (la voce di Luca a tratti ricorda Steve Winwood), blues, e sullo sfondo la magia musicale di David Gilmour e soci, coniugati con una attitudine personale alla scrittura musicale. Boskovic è autore delle musiche del disco e continua il sodalizio artistico con Marco Pivato, musicista e autore dei testi, e solo in un paio di brani i due si scambiano i ruoli.

è un disco importante, che punta in alto, alcuni brani precedenti dell’autore sono stati apprezzati oltre oceano a altri sono tuttora in rotazione su emittenti USA.  Dal 24/6 sarà possibile ascoltare il singolo tratto dall’album intitolato “Remember”.

foto Boskovic (5)

Dicevamo tredici tracce, tra queste “She came in through the bathroom window” che per me è un grande pezzo: andamento sincopato, basso funky e bel pedale di chitarra. Batteria sempre in asse e ingressi di sax e fiati con un finale in crescendo veramente esaltante…grande brano live.

“My little woman” piano elettrico e andamento bluesy, ricorda a tratti alcune atmosfere del grande Roberto Ciotti, sax che rincorre e ricama la melodia, bello!

“Dance with the wind” suggestione iniziale con archi e tastiere, atmosfere malinconiche con sullo sfondo highlands e verdi brughiere. Entra la ritmica e il brano sale senza perdere la magia che l’accompagna dall’inizio, dietro le quinte Syd Barret annuisce e si compiace, a chiudere bel solo elettrico, lirico e preciso. Pezzone!

“I need you” ha bella energia e buon tiro rock, sfumature punk, certamente da inserire nella track list durante lo jogging serale.

“Remember”, come detto sarà il primo singolo in rotazione, bel brano pop rock con testo intimista e bei cori che sostengono il cantato, cresce gradualmente e mantiene buon equilibrio fino al lungo solo di chitarra finale, anche qui scintille dal vivo…

“Silea” pezzo lungo, oltre 7 minuti con organo che introduce atmosfera onirica un pò rarefatta con parlato in evidenza, stacco con arpeggio acustico e inizio del cantato. Brano decisamente articolato, velleitario ma accattivante, poi lunga esplosione elettrica decisamente virtuosa ma forse troppo lunga per ascoltatori poco inclini. Sul palco si divertiranno i ragazzi…

“Another sun” inizio con suggestioni temporalesche, bel brano pop rock mai banale con una bella linea melodica, alzate il volume in autostrada…accattivante il talk finale.

“Never Again” altro bel pop rock da palco, chitarra sempre in evidenza sia nell’intro che sugli stacchi, anche qui lungo solo finale a sfumare…

Chiude “I got the power”, ballad con atmosfere beatlesiane, fiati a tenere il filo e un pò di romanticismo non fa mai male.

Album intrigante, da ascoltare con attenzione e in momenti diversi per apprezzarne le sfumature. è un disco versatile, certamente tra i migliori lavori ascoltati di recente. Ottima la produzione, arrangiamenti importanti, musicisti eclettici e preparati che suonano con bel coinvolgimento. Decisamente consigliato, accattatteville!!BB

Davide Zurma