VINCENZO ROMAGNOLI: L’INTERVISTA

Qualche domanda rivolta a Vincenzo Romagnoli, cantautore pugliese di grande talento artistico, diplomato al Conservatorio U.Giordano di Foggia, dove ha avuto modo di affinare le doti di musicista, a cui ha affiancato poi, lo studio della composizione e del canto moderno. Attualmente Vincenzo insegna Educazione Musicale e Pianoforte presso MIUR , mentre in radio da diverse settimane, stiamo ascoltando il suo ultimo singolo “SENZA DI TE”… l’abbiamo intervistato per parlarci di questo e dei suoi nuovi progetti…

Benvenuto Vincenzo…

Allora… parlaci un po’ di come è nata la tua passione per la musica, cosa ti ha spinto a scrivere qualcosa di tuo, ascrivere canzoni…

La spinta… la genesi meglio sarebbe a dire, è stata quando avevo 14-15 anni e iniziai a comporre brani di una struttura grossolana dal punto di vista a armonico, scritti da un ragazzino appunto…in generale, tutti i miei brani nascono al pianoforte o alla chitarra, mentre alcuni cantautori partono dal testo, io invece, che ho una formazione più da musicista, parto sempre dalla musica: scrivo la melodia, poi l’armonia, quindi lo arrangio e poi, scrivo il testo che è adattato alla musica ovviamente…

SENZA DI TE, come il resto dei tuoi brani, descrive momenti e vicissitudini quotidiani…quanto c’è di te, in un pezzo come questo? E com’ è nata l’ispirazione per questo brano così intenso?

I brani che scrivo sono tutti autobiografici tuttavia, dato che appunto, adatto il testo alla musica, non tutto quello che scrivo, corrisponde perfettamente alla realtà dei fatti…c’è molto del mio vissuto…ma non è esattamente andata come viene descritto e cantato.

SENZA DI TE fa parte del tuo album d’esordio “AMO, AMO, AMORE”…che raccoglie tutti brani scritti e composti da te…il titolo presagisce delle storie focalizzate sulla tematica amorosa…in generale è questo il tema centrale o sono presenti altri temi nell’album…?

Si ..è proprio quello… parole semplici che arrivano dirette al cuore delle persone…il messaggio più cristallino che esista ritengo sia infatti proprio questo…

Questo singolo risente molto della melodia italiana più classica…del cantautorato italiano, Baglioni in particolare…ti chiedo dunque, quali sono i tuoi principali riferimenti musicali?

Per chi mi conosce, il riferimento musicale è proprio Baglioni…il faro…è l’unico diciamo, io infatti ho iniziato a fare musica e non avevo alcuna intenzione di rivolgermi al pop…poi ..un bel giorno…mi sono trovato ad ascoltare Claudio Baglioni i n concerto a Roma e ne sono rimasto folgorato; mi sono detto quindi che anche io dovevo scrivere canzoni! Per me lui è il massimo…suona più strumenti…scrive da solo tutti i suoi testi…ha poi una voce pazzesca…Il riferimento è lui, cercando però di non copiarlo…anche se “Senza di te” a dirla tutta… è il brano che , come dicevi tu nella recensione…più si avvicina in realtà, al Baglioni anni 70…tuttavia cerco sempre di prendere lui come riferimento, ma trovando una mia modalità espressiva personale…

Rimanendo su questo brano “SENZA DI TE” e analizzandone la struttura, appare spontaneo questo senso di polarità timbrica, la quale risulta quasi procedere in parallelo ad uno stato d’animo controverso, in cui la parte malinconica si avventa su quella passionale e viceversa…

Esatto… hai colto nel segno, il tema è quello…di cosa ti lascia una storia d’amore finita e, nel cambio di tonalità del ritornello, ho proprio cercato di dare uno slancio emotivo per quel che concerne l’aspetto del significato del testo, anche se, il mio primo pensiero, non è andato al senso del testo, l’idea era proprio quella di creare un contrasto tra l’inciso e il ritornello: volevo che la canzone si aprisse nel ritornello…

So che sei impegnato nella realizzazione di un nuovo album…vuoi anticiparci qualcosa a riguardo?

Volentieri…ho appena terminato di scrivere gli ultimi brani…è chiaro che devo ancora impostarli e arrangiarli; saranno brani con un occhio d riguardo alle nuove tendenze musicali: almeno 4-5 brani nella struttura rap…una sorta di “nuovo rap”..un pò un rap, un pò neo- melodico,cosa di cui io stesso sono curioso, per questo infatti, non sarò io questa volta da arrangiare i brani. Si tratta di un modo per non per dare un’impostazione diversa dato che non mi ritengo un rapper…ho quindi bisogno di nuove sonorità…

Il lancio di una tendenza, per adeguarsi anche ai tempi musicali…fermo restando che, a parte questi 4-5 brani,il resto rimane più nello stile melodico…Qualcosa di nuovo per me…insegnando a scuola mi trovo a contatto con ragazzini che ascoltano musica quotidianamente e, quando un ragazzino ti propone un brano rap..capisci che questo è il linguaggio dei ragazzi di oggi…la musica è poi per eccellenza il mezzo di comunicazione più usato dagli adolescenti e quindi più utile, per farsi ascoltare da loro ragazzi..

Un linguaggio che tra l’altro non risulta sempre educativo ma che, purtroppo funge da esempio per questi ragazzi che hanno un ‘identità ancora in via di formazione…

Non lo è per niente il più delle volte e non lo sono in particolare, i videoclip delle canzoni…infatti, quando io faccio ascoltare a lezione un brano ..non faccio mai vedere il video perché contengono spesso messaggi “trasversali” per rimanere vaghi, per questo nel mio disco non voglio per nessun motivo e in nessun modo avvicinarmi a questo lignaggio…è qualcosa che riguarda la parte musicale, lo stile,il genere, mantenendo però il mio linguaggio…il mio modo di scrivere…

Per dire…anche io utilizzo in un mio brano una parolaccia e la reitero pure…ma mi sono poi reso conto che scrivendo certe cose, vai comunque a snaturare il risultato di tutto un percorso, la tua identità personale…per questo il nuovo disco…sarà totalmente pulito riguardo questo aspetto…puntando invece su un videoclip che andrò a pubblicizzare e su un sound e strumentazioni di alto livello..

Sonia Bellin

romagnoli