LE VERTIGINI ACUSTICHE: UN NOME CHE DESCRIVE UNOSTATO D’ANIMO COMPOSITIVO

E’ proprio questa l’espressione usata dai due componenti della band, Antonio Riccioluti e Ramona Leoni, che -dopo aver esordito nei locali di Roma e provincia, nel giro di pochi mesi- si ritrovano a scrivere e comporre, nonché arrangiare brani originali, arrivando dritti alle semifinali di Area Sanremo, quel concorso che raccoglie giovani e talentuosi cantanti e cantautori che con la loro linea musicale, oltre che testuale, hanno la capacità di distinguersi nel panorama italiano.

E’ il caso delle vertigini Acustiche, in radio in queste settimane con un singolo che parte con il titolo ad incuriosire il pubblico, ovvero “CANE PARTICOLARE”.

Si tratta di uno dei 5 tasselli che vanno a comporre il primo album delle vertigini Acustiche, intitolato “ESSENZIALITA’ D(‘) ISTANTI”, il quale rappresenta una sorta di interpretazione dell’amore nelle sue varie sfaccettature, ma anche un dialogo che noi essere umani possiamo avere con questo sentimento così “particolare”, per riprendere il titolo del singolo estratto. Come hanno dichiarato in un’intervista, la scelta di frapporre tra parentesi l’apostrofo, era volta a creare un’ambivalenza fra “distanti” e “d’istanti”, tra il momento del concepimento e l’uscita poi ufficiale delle varie canzoni, ossia la divulgazione: la stesura di un testo, se non della melodia può occupare anche un solo istante, tuttavia poi, proprio quell’istante, può perdurare all’infinito, in quanto la canzone in sé non ha confini temporali e rimane dentro chi l’ha ascoltata. E’ singolare poi, quanto non solo l’Amore, ma il tema stesso del tempo, venga a costituire un’indagine e un approfondimento da parte di questo duo musicale; sembra quasi che il dialogo sia proprio tra l’Amore e il Tempo, o meglio, tra l’amore e l’attesa. Se ci soffermiamo in “CANE PARTICOLARE”, ispirato dalla lettura di “Questa storia” di Alessandro Baricco, il brano è un’attenta riflessione e una valorizzazione di tale concetto, se si pensa a quanto oggi ci appare frustante aspettare, a come viviamo con ansietà il tempo e il suo trascorrere, immersi come siamo in un mondo veloce dove tutto è a portata di click, possiamo capire quanto sia lontano ed estraneo l’idea di attesa. Tuttavia, e in questo ci viene in aiuto il poeta Giacomo Leopardi, è proprio l’attesa e l’aspettativa ,che in noi questa crea, a rendere spesso più bello qualcosa e,anzi, capita proprio di constatare quanto l’attesa sia più bella di quello che stiamo per attendere. Non a caso, le Vertigini Acustiche, hanno precisato quanto anche quando l’attesa non è ripagata, tutto quel circuito emotivo che abbiamo vissuto, ha di certo sconvolto il nostro animo, portandoci ad acquisire una forza totalmente nuova al nostro spirito. E allora ecco il messaggio di questi giovani ragazzi “ Evitiamo di vivere tutto subito e immediatamente, ma concediamoci del tempo anche per aspettare…

Sonia Bellin

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