Le Mumble Rumble, gruppo alternative rock con una formazione tutta al femminile, nascono a Bologna nel 1990, con l’intento di creare canzoni proprie ed originali, miscelando liberamente diversi stili e linguaggi e dando vita a testi trasgressivi dal sapore ribelle. Le componenti della band, ad oggi, sono Meltea Keller (voce), Tiziana Govoni (chitarra), Cristina Atzeri (batteria) ed Erica Martini (basso).
Si esibiscono live per la prima volta nel ’91, in occasione di una manifestazione contro la Guerra del Golfo e già da lì si delinea il loro carattere. Negli anni si susseguono poi molte partecipazioni, anche a fianco di grandi nomi del panorama musicale, come Fugazi, Morhead, NoFX. Presenze ad importanti festival e manifestazioni, interventi televisivi e radiofonici, interviste e citazioni nei libri di settore, assegnazione di prestigiosi premi, sono tutti segni dell’ottimo lavoro svolto. Jessica Dainese, nel libro “Le ragazze del rock”, le nomina “tra le più significative delle nuove band al femminile”. Oderso Rubini, nel volume “Largo all’avanguardia”, nel quale ripercorre storia e carriera della band, definisce la loro musica “un punk rock ruvido, tagliente e più che convincente”.
Nel 2018 prende vita il loro quarto lavoro, dal titolo “Insidious Inside”, sotto l’etichetta Latlantide. Questo album è un mix di grinta ed energia, in una musica inquieta ed aggressiva a tratti, alternata però a note suadenti, che racchiude parole di ombre, dolore e rabbia ma anche di speranza, lotta e forza. Un gioco di stili, generi e linguaggi, prende vita in testi che alternano lingua inglese, italiana e tedesca. Brani che sono specchio della vita stessa, apparentemente equilibrata ma che può spegnere i sogni, come una nave libera ed all’avventura ma sempre minacciata dal rischio di affondare. Questo è ciò che emerge dai testi, nei quali però si avverte anche una volontà di riscossa, una paura che può trasformarsi in potere sulla propria vita, una volontà di combattere per diritti e dignità, senza compromessi. La copertina anticipa questi contenuti, attraverso l’immagine di una pianta carnivora a forma di cuore, tanto attraente quanto insidiosa. Musica forte ed energica ma anche sensuale e passionale, talvolta razionale. Un rock ribelle ma lucido e strutturato, certo non banale e scontato, che si accosta ad un mix di influenze core, noise, punk, indie, garage e metal.
Una vera e propri sperimentazione che unisce impatto e melodia. Lunghi e spettacolari intrecci di chitarre, come in “Season Of The Wirches” ma anche echi di Nina Hagen ed un tocco pop chitarristico alla Garbage come in “Lancillotto”, “Pandora” e “Schicksal”. Uno stile spiazzante fino alla fine, con l’ultimo brano, “Per N.”, rovente punk new wave, rock che evoca fermento e rivoluzione.
Questa mescolanza, sempre studiata ad hoc e mai confusionaria, dà all’album un enorme valore aggiunto, poichè non solo evidenzia conoscenza e preparazione ma anche esperienza e grande abilità di gestione delle potenzialità. Le ragazze hanno gli “strumenti” e li sanno anche usare!
Se volete ascoltare qualcosa di veramente unico ed alternativo, questo album non potrà certo mancare alla vostra collezione.
Stefania Castino