I MONARKAOTIKA IN RADIO CON “LIBERA”!!!

Libera’ è il nuovo singolo dei MONARKAOTIKA, rock band italiana attiva dal 2014,

composta da: Marko Di Turo alla voce, Luka Palminteri alla chitarra, Gianni Di Roma al basso e Michele Marzulli alla batteria.

Questi quattro ragazzi di Taranto che uniscono nel loro nome così particolare e suggestivo due concetti: il governo del caos e la farfalla monarca, connubio perfetto con cui scelgono di definire la loro essenza e approccio alla musica:

Follia, libertà, creatività, rabbia. Noi siamo questi. E musicalmente vogliamo rappresentare tutto ciò”.

Ed ecco che i Monarkaotika, dopo la fortunata partecipazione a SANREMO ROCK, ritornano alla radio con questo singolo dal titolo emblematico ‘libera’, con il quale, fin dai primi secondi, veniamo colpiti da un ritmo energico a colpi di basso e batteria, per sprigionare da subito il loro sound punk/rock potente e coinvolgente.

Nelle canzoni dei Monarkaotika in generale, come loro stessi dichiarato, C’è sempre un ritorno alla follia (“ Specchio che rifletti questi occhi di follia”) e una voglia di libertà, da “cosa” poi, non si sa neanche… La libertà di spirito, la voglia di raggiungere sogni abbandonati nel tempo, che quando meno te lo aspetti, poi ritornano sempre…

Con il brano ‘libera’ si respira un’ atmosfera conturbante, nel quale il protagonista è immerso in un momento di crisi con se stesso: “Esce dalla mente un pensiero che fa male…

Come diventare per essere speciale o essere normale…./ Sale nella mente un senso di vuoto”.

Il ritornello è sostenuto da riff di chitarra e assidui colpi di batteria e Marko canta:

Seguo la mia ombra e lei mi porta verso il sol, per poter resistere lei cerca la sua luce, Lei è sempre accanto a me…

E ancora: “Libera, libera, liberami libera liberami dai pensieri che mi tengono in sospeso tra il vuoto..”

I monarkaotica non si accontentano di regalarci ottima musica, si riscontra infatti una forte attenzione ai testi che toccano argomenti profondi, sociali e di disagio, come la perdita di identità, il senso di vuoto, la confusione che si può provare di fronte un pensiero fisso, il bisognosi liberarsi del malessere interiore.

E la scelta di usare “libera” come aggettivo e trasformarlo poi in verbo (liberare) e, nello specifico, in imperativo (“liberami!), è un’altra componente essenziale di questa immersione in noi stessi;

lasciamoci perciò immergere nella musica caotica e sempre originale dei Monarkaotika, con la quale possiamo ritrovare sparsi pezzi di noi stessi e chissà, forse ritrovarsi poi anche a volare liberi e leggeri come farfalle….

Alice Bellin

mona