Mario D’Alfonso: l’intervista

Oggi Siamo in compagnia di un cantautore molto raffinato, Mario D’Alfonso ! , ma andiamo a conoscerlo meglio:

– Buongiorno Mario, presentati ai nostri lettori

Ciao a tutti. L’amore per la musica mi è stato trasmesso fin da ragazzo dal mio primo insegnante di chitarra. In realtà però la passione che mi ha accompagnato per tanti anni non ha potuto trovare piena espressione se non dopo molto tempo.

Pur continuando a comporre dall’età di 16 anni, nel corso della vita ho poi svolto attività diverse, e le mie incursioni nel mondo della musica sono state discontinue: ho suonato in vari gruppi, ho composto musiche di scena, ho aperto e diretto una scuola di musica a Firenze, ed altro ancora.

Ma è solo con il mio affrancamento dal lavoro che ho potuto riprendere appieno il mio percorso musicale e dedicarmi con tutto me stesso alla produzione di musica e testi.

Attualmente la mia massima (ed unica) ambizione è quella di promuovere e riuscire a far ascoltare le mie canzoni al maggior numero di persone.

– ci racconti come è nato l’album “Caramelle da una sconosciuta”?

Da sempre ho commentato i fatti della mia vita con la musica. Ogni evento significativo ha prodotto l’impulso di scrivere un testo e di dargli le ali. A volte mi sono permesso un’incursione nella vita di altri, altre volte ancora nel sogno o nella fantasia, ma sempre con semplicità.

Le 12 tracce contenute nell’album costituiscono una parte della mia produzione musicale degli ultimi trent’anni, raccolta e rivisitata. Dentro ci sono storie personali e storie di altri. Parlo dei miei sentimenti e delle esperienze vissute che ritengo siano comuni a molti di noi e sulle quali invito a riflettere.

Spesso è nato prima l’abbozzo del testo a cui poi ha fatto seguito la linea melodica e armonica; altre volte è accaduto il contrario. In ogni caso comporre non è mai stato un atto pienamente consapevole, ma piuttosto un impulso a tirar fuori qualcosa che urge da dentro. È così che prendono voce canzoni che parlano di relazioni complicate come “Non chiamarmi amore” e “Donna robot”, o che raccontano storie di abbandoni e riconciliazioni come “Ortica” e “Dove sei tu”, o che dichiarano la propria intimità con la natura come ne “La voce de mare”.

Il progetto era nell’aria da tempo, ma è stato reso possibile grazie all’incontro con altri musicisti tra i quali i miei arrangiatori Villy Calabrese e Gaetano Lattanzio, e il mio consulente musicale Gianni Giannotti. Col loro abbiamo curato e prodotto la versione definitiva di ciascun brano dell’album uscito con l’etichetta bolognese San Luca Sound.

La grafica del CD, a mio parere semplice ed efficace, è opera di mia figlia Alice.

fronte


– i tuoi ascolti musicali?

Ascolto tutti i generi musicali perché tutta la musica ha diritto di essere ascoltata per poter capire se è in grado di comunicarti emozioni. Certo, ci sono generi più affini al mio sentire, come il pop o il rock, la musica d’autore, ma ascolto comunque tanta musica compresa la musica etnica, quella classica contemporanea o il rap, complici forse anche i miei studi al DAMS di Bologna.


– cantanti e/o musicisti a cui ti ispiri?

Tutta la musica che mi è capitato di ascoltare mi ha inevitabilmente influenzato. Certo avrei voluto possedere la capacità espressive di Burt Bacharach o di Ennio Morricone, ma in definitiva la mia musica si inserisce nel filone dei cantautori come Ivano Fossati, Franco Battiato, Lucio Dalla.

– quanto è importante per te avere un proprio stile personale?

Diciamo che per me è importante poter comunicare attraverso la musica qualcosa che hai dentro e che è rilevante per la tua vita. Riuscire a farlo catturando l’attenzione del pubblico, in mezzo alla moltitudine di sollecitazioni e di proposte musicali a cui quotidianamente siamo sottoposti, dipende dal linguaggio (testuale e musicale) che usi e da quanto questo riesca a toccare il tuo interlocutore. Lo stile personale deve evolversi, troppo spesso ascoltiamo autori sempre uguali a se stessi.

. che opinione hai dei talent?

Sicuramente sono una grande opportunità per tanti giovani. Non sono sicuro però che sia poi la qualità della musica e dell’interpretazione a trionfare nella competizione.

– cosa ne pensi della musica di oggi?

Direi che va ascoltata con attenzione perché tra la tanta che ne viene prodotta, c’è senz’altro materiale di qualità. Anche i testi sono spesso più attenti alla dimensione sociale rispetto a quella personale che invece caratterizza la mia produzione. Mentre nel fronte musicale noto una progressiva attitudine a dare risalto alla ritmica e ai colori dei timbri, e una minore attenzione alla linea melodica. C’è gente in gamba in giro.

– progetti futuri?

Entro la fine dell’anno è prevista l’uscita, sempre per la San Luca Sound, di un nuovo singolo scritto in occasione dei cinquantesimo anniversario del 1968. Questo brano sarà poi contenuto nel mio nuovo album che vedrà la luce l’anno prossimo.


– i tuoi contatti?

URL FACEBOOK: https://www.facebook.com/mariodalfonsocomposer/

SITO WEB: http://mariodalfonso.it/