LA PAURA DI AVERE PAURA: IL RAPPER PUGLIESE SIXTEEN SI RACCONTA 

Nome d’arte di Domenico Lovicario, Sixteen è un giovane rapper italiano che sta per pubblicare  il suo nuovo lavoro intitolato IPOCONDRIA EP, 7 tracce dove l’artista mette a nudo se stesso, rivelando in modo diretto le proprie ansie e le proprie paure ma anche la propria forza interiore nel superarle…

Ben ritrovato Domenico, la prima volta che ti ho intervistato era circa un anno fa, ed uscivi con il singolo che è anche la title track dell’album e che ben rappresenta quanto racconta l’intero EP…

Eccoci qui, ci siamo quasi. Il progetto in quest’ultimo anno ha preso forma e sta per nascere. Finalmente.

A proposito di IPOCONDRIA ma anche di altri brani contenuti nell’ep come in “Incastri”, in “Sono diventato”e soprattutto in “Logora”, quanto è difficile parlare di se stessi , di paure spesso non soltanto difficilmente spiegabili, ma di cui molti tenderebbero a nascondere, prima che agli altri, anche a se stessi…?

Nel mio caso è piuttosto semplice. Ho sempre detto a chi mi segue che non scrivo quando sto bene, quando sto bene faccio altro. Buttare fuori il malessere in questo modo mi fa stare meglio, e mi sento fortunato ad aver trovato un modo così efficace per incanalare rabbia, delusione, paura, tristezza e rancore. Sono emozioni che proviamo tutti, in fondo.

Risulta a volte strano come certe paure, certi disagi, sembrano essere solo il frutto di una sofferta paranoia, tuttavia c’è una vita da affrontare e spesso questi blocchi diventano un vero ostacolo nel rapportarsi con gli altri

Hai assolutamente ragione. E’ un blocco spaventoso, ma ogni volta che devo affrontare una situazione che mi provoca quei disagi, penso che se non lo faccio il giorno dopo starò peggio. Chi soffre di ansia tende ad evitare certe situazioni. Io credo che bisogna andarci contro per uscirne.

Hai inoltre affermato “Credo che per quanto sia un disco sofferto, in molti riusciranno ad immedesimarsi nelle mie parole. E questo mi dà tanta forza….”…ascoltano l’ultima traccia  dell’ep, intitolata “LOGORA” e credo, volutamente, inserita in chiusura  di questo percorso sofferto, spieghi quanto le persone che ti vogliono bene e che nonostante tutto non hanno smesso di credere in te, siano il vero motivo che ti spinge a non demordere, a continuare a lottare contro questi fantasmi la cui vista talvolta annebbia la realtà circostante…

Logora è un pezzo incredibile per me… sulla produzione di Kairos (Fabio Elia, un mio caro amico) sono riuscito a sputare fuori tutto, ma  davvero tutto quanto quello che avevo in testa. Chi se ne frega se il risultato è un brano, appunto, “logorante”. Voglio farti sentire quello che sto sentendo io, quindi lo faccio. Chi è abbastanza sensibile da capirlo, potrà seriamente ritrovarsi in quello che ho scritto.

Ricollegandomi alla domanda precedente, riguardo proprio  la realtà, sembra che spesso la fuga da questa, sia la vera salvezza per chi come te, troppo sensibile alle contraddizioni umane, preferisce evadere o trovare un angolo nascosto per sé ,   “Scappo negli incastri dove trovo spazi via dalla realtà, scappo negli incastri dove questi attacchi sono vitalità” sono parole estratte  dall’inciso di INCASTRI e che fanno ben capire questo concetto…

“Negli incastri questi attacchi sono vitalità”. Perché se non fosse per tutto questo, si sa, non sarei qui e non avrei partorito un progetto così significativo. Delle volte la musica è l’unica che ti capisce. La si cerca per sentirti meno solo, che tu sia un musicista o un ascoltatore.

Soffermandoci per un attimo invece sulla strumentazione e sullo stile del disco, si può ben dire che lo strumento più evidente sia la tua voce e in particolare quello che essa trasmette in modo diretto, nudo e crudo…ma, oltre al rap, ti avvali anche di diverse influenze e riferimenti che dal pop, prendono la strada anche del rock , come si ravvisa in “LOGORA”

Un vanto di questo EP è che nessuna traccia è simile all’altra. Sono felicissimo di quello che è venuto fuori. È un racconto, e neanche con parole così sofisticate: racconto con quello che mi suggerisce la mente,  e poi ti porto via con me. E’ tutto così istintivo,  il classico “flusso di coscienza”. 

Prima di salutarci qualche accenno ai prossimi progetti…ci sarà un altro singolo o un video che accompagnerà un altro dei brani presenti nell’ep?

Sì, ci sarà un super featuring che accompagnerà l’uscita dell’EP. Il video sarà a cura di BlauKeim (Gerry Ciccimarra). Ma non posso ancora dire altro…

Sonia Bellin

sixteen