Oggi siamo in compagnia di Cabrio, ma andiamo a conoscerlo meglio
Ciao, presentati ai nostri lettori
Ciao mi chiamo Angelo Soraci ma per tutti sono Cabrio, ho 32 anni e faccio il cantautore. Sono nato a Messina ma da qualche anno vivo a Lugano in Svizzera.
Ci racconti il tuo percorso artistico?
Il mio percorso ha avuto inizio nel lontano 1992 quando i miei genitori mi hanno presentato ai provini dello zecchino d’oro. Non sono stato preso molto sul serio ricordo, ma da quella bocciatura, tutto ha avuto inizio. Da subito ho preso lezioni di chitarra e, crescendo ho iniziato a far parte di diverse band. A 26 anni ho partecipato alla 51° edizione de “Il Cantagiro”, approdando alla finale regionale; l’anno successivo, invece, sono arrivato alla semifinale nazionale di Fiuggi. Successivamente, adottando il nome d’arte “Cabrio”, ho presentato il brano “Pensa” alle selezioni di Sanremo Giovani che, pur non avendo fortuna nella competizione, è stato tuttavia trasmesso da più di 400 radio in tutto il territorio nazionale. L’anno successivo, con il brano “Piccola (ma che storia è mai questa?)”, sono stato scelto tra i 60 finalisti di Sanremo Giovani. Dal 2016 è stato un susseguirsi di premi e riconoscimenti, raccolti in giro per lo stivale mentre, nel frattempo, nel pentolone cominciava a bollire “Pensa” il mio primo disco, che raccoglie sei brani inediti (più due bonus extra: un mashup tra “I’ll fly with you” di Gigi D’Agostino e “Mezzogiorno” di Jovanotti, e un remix di “Piccola”, la cui versione originale è pure contenuta nel disco) scritti, musicati e prodotti da me ed arrangiati da Dario Lisitano, Pasquale Gigli e Vincenzo Fontes. Nel dicembre dello stesso anno 2016 con la casa editrice Kimerik ho pubblicato una raccolta di poesie dal titolo “Maltempo di Marzo”. Intanto, la voglia di intraprendere un nuovo percorso musicale mi ha spinto, nell’aprile 2017, a collaborare insieme all’amico Ricky Portera a pubblicare il singolo “Io ci voglio credere”, e con quest’ ultimo sono approdato alla finale del concorso “Canto Italiano” di Radio Latte e Miele che si è svolta il 15 ottobre, dello stesso anno, al Teatro di Milano. In estate, ho pubblicato il brano “Fly”, dal ritmo reggae con contaminazioni hip-hop, scritta e musicata insieme a Maurizio Musumeci aka Dinastia. Per aggiungere un tassello importante alla mia carriera, l’associazione degli artisti “Cristoforo Colombo” in occasione del XX premio internazionale artista dell’anno, mi ha assegnato la pergamena che mi ha consacrato cantautore emergente per l’anno 2017. Per concludere l’anno in bellezza, ho pubblicato il mio nuovo singolo che definisco di “protesta”, “Il profeta lo scrisse”. Un anno dopo l’uscita in Italia del singolo “Fly”, ho pubblicato la versione spagnola dello stesso brano che ha visto la partecipazione straordinaria del cantautore catalano Ricky Hombre Libre. E’ stato il mio primo successo in quanto la maggior parte delle radio nel territorio nazionale, in Spagna, USA ed America latina hanno trasmesso il singolo che per più di 10 settimane ha occupato i primi posti della top ten indie italiana. Procedendo lungo la corrente indie-pop, ho realizzato un EP, intitolato “Duepuntozero” che, già dal titolo, vuole indicare il passaggio definitivo a un’identità musicale più moderna e ricercata. E’un disco volutamente “sfacciato”, privato ma non introspettivo, dove si raccontano eventi e fatti realmente accaduti, in cui è facile rispecchiarsi. Sono io stesso il produttore esecutivo del disco e la penna che ha firmato due dei cinque brani contenuti nell’EP, gli altri tre, invece, portano la firma di Marcello Ubertone; il produttore artistico è Sante Rutigliano, mentre il mastering è stato affidato a Giovanni Versari (firma italiana nell’ultimo album dei Muse). “Penso a lei” è il primo singolo estratto dall’album, presentato alla semifinale di Area Sanremo 2019, che è già fuori ovunque dal 19 aprile.
I tuoi ascolti musicali?
Per lo più ascolto musica indie italiana, britpop e Dance anni ‘90
Quanto è importante avere un proprio stile musicale?
E’ importante ma non fondamentale, tanto troverai sempre il fanatico che ti dirà che stai copiando da qualcun altro. Scherzi a parte è giusto avere un proprio stile con il quale essere riconoscibile dalla prima nota. Mi piace quando la gente ascolta i miei brani e riconosce da subito che quella che sta ascoltando, è una canzone mia.
Cosa ne pensi dei talent?
Uno dei pochi trampolini di lancio che sono rimasti per gli emergenti che vogliono “emergere” subito.
Due parole sul progetto maionese?
Una gran bella realtà che da il giusto risalto alla musica creata dai giovani. Professionisti attenti che sanno dare i giusti consigli, affiancando passo dopo passo l’artista, lungo tutto il percorso di crescita musicale.
Progetti futuri?
Il prossimo passo sarà la pubblicazione dell’EP “duepuntozero” del quale “Penso a lei” è la canzone apripista. Questo disco parla molto di me. Già dal titolo, vuole indicare il passaggio definitivo a un’identità musicale più moderna e ricercata. E’un disco volutamente “sfacciato”, privato ma non introspettivo, dove si raccontano eventi e fatti realmente accaduti, in cui è facile rispecchiarsi. Ho scelto un titolo che segnasse la mia rinascita musicale. Il passato è stato bello, pieno di collaborazioni, esperienze e grandi soddisfazioni. Adesso voglio che la gente ascolti quello che definisco il mio secondo tempo.
Chi vuoi ringraziare?
Giuseppe Fisicaro mio manager e amico. Il produttore Davide Maggioni e tutto il team che lavora al “Maionese Project”. I miei genitori e tutti gli amici che mi seguono.
I tuoi contatti
Facebook: Angelo Soraci (Cabrio)
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