Sarah, dal 20 Maggio in uscita con “World”

Sarah, diciassette anni, cantautrice esordiente, continua il suo percorso nel mondo discografico con una favola.

Il suo primo singolo, “Home”, è uscito il 1 Novembre in tutto il mondo, ed ora la giovane cantautrice ritorna con il suo secondo lavoro in studio, “World”, in uscita domenica 20 Maggio e disponibile su tutte le piattaforme digitali, tra cui iTunes, Spotify, Amazon, Play Store e Deezer a partire da lunedì 21 Maggio.

Dopo l’attenzione che è riuscita ad attirare con la potenza di “Home”, Sarah vuole sorprendere con “World”, un singolo fresco e dal sapore più estivo rispetto al primo, che trova comunque il modo di farci riflettere.

 

Sarah è una cantante e cantautrice italiana emergente, nata e cresciuta in un piccolo paese della provincia di Ferrara. Studentessa, parla quattro lingue, e coltiva sin da piccola l’ambizione di lavorare nel mondo della musica e dello spettacolo, sviluppando sin da giovanissima un grande interesse per la musica internazionale ed il cinema.

È a partire dagli undici anni che avviene il suo reale avvicinamento a tale mondo. “Prima”, racconta Sarah, “ero stonata”. Dalla prima media inizia a lavorare nel mondo dei musical, entrando così a contatto con il ballo e della recitazione, ciò che le da modo di affinare la sua presenza scenica.

In pochi mesi, inizia a prendere lezioni di canto moderno, e negli anni, la sua attenzione si sposta sempre di più verso il mondo della musica e della scrittura: scrive le proprie canzoni, unicamente in inglese, dall’età di dodici anni, affidandosi alla sua voce e a quanto imparato nei suoi studi di pianoforte da autodidatta. “L’inglese è sempre stata e continua ad essere l’unica lingua che mi permetta di esprimere al meglio tutti i concetti che ho in testa”, afferma.

Lo studio del canto, inoltre, l’ha portata a raffinare, negli anni, la sua tecnica vocale: la sua voce, colorata e versatile, ha spesso subìto cambiamenti di stile, acquistando la capacità di adattarsi ad ogni circostanza, dal rap al soul.

 

Da diversi anni si esibisce in teatri e manifestazioni, prendendo parte a spettacoli ed eventi, vincendo borse di studio e conquistando il primo posto in diversi concorsi, uno dei quali l’ha portata a dare inizio alla propria carriera di cantautrice con la creazione della sua prima canzone, “Young”, anche la prima nella tracklist del suo primissimo album, in uscita nei prossimi mesi.

A tredici anni, nel 2014, è tra i venti finalisti del concorso Baby Voice Castrocaro, e apre il Festival di Castrocaro in diretta su Rai 1. In mezzo a altri numerosi premi e riconoscimenti, nel 2016 arriva tra i pochissimi finalisti della categoria Internazionale nel celebre concorso VideoFestival Live, dopo durissime tappe di selezione, dove ha l’occasione di esibirsi di fronte a grandi personalità del panorama musicale italiano, tra i quali Mara Maionchi e Alexia.

Tra le conquiste di vari podi in diversi concorsi, Sarah partecipa con grande costanza e dedizione a eventi di ordine benefico e sociale: in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre 2017, è stata portavoce della lotta contro la violenza di genere con la sua “Home” durante lo spettacolo “Adesso basta l’amore”, tenutosi al Teatro Orione di Bologna, mentre il 27 marzo 2018 si è esibita come ospite emergente in occasione di “Regalaci un sorriso”, uno spettacolo con lo scopo di raccogliere fondi per la Fondazione ADO.

È con il concorso Little Voice che, nel 2015, entra in contatto con il suo attuale produttore, Manuel Auteri e con la San Luca Sound. È in quel contesto che Sarah scrive e produce il suo primo brano “Young”, apertura dell’ambizioso progetto del primo album della cantante. Da lì in poi, Sarah è un fiume in piena, e si dedica totalmente alla scrittura e produzione di ogni brano dell’album, senza comunque abbandonare il mondo del musical, mondo in cui l’artista ritrova le sue origini. Da ricordare il suo ruolo da Esmeralda in Notre Dame De Paris e la sua Giulietta in “Romeo e Giulietta: Ama e cambia il mondo”.

“Sono orgogliosa di essere l’autrice di ogni singolo brano che fa parte dell’album.”, dice Sarah. “Ogni nota, ogni parola, ogni pensiero è frutto della mia produzione, così come lo sono gli arrangiamenti, ideati insieme a Renato Droghetti”.

Sarah costruisce ogni suo brano sulla contaminazione fra generi: le sue sonorità sono caratterizzate da un’aria nuova e internazionale, dominate da suoni pop e alternative, che a tratti giungono a toccare i confini dell’indie, della dance e dell’hip-hop. Sonorità che, per la loro diversità, spesso riflettono il suo animo.

“Non ho un artista preferito, né ce n’è uno in particolare a cui io mi ispiri.”, dichiara. “Mi piacciono tante cose, e cerco di trarre da ognuno di loro qualcosa che mi rappresenti, per poi fonderlo in qualcosa di totalmente personale”.

Ascoltando i suoi brani, infatti, è facile capire quanto vogliano essere una novità, qualcosa di autentico sul panorama della musica sul suolo italiano e non.

 

I suoi testi si ispirano tutti ad esperienze vissute, da lei stessa o da altri, a lei raccontate perché potessero continuare a rivivere attraverso l’arte: il suo scopo, nei testi, è quello di raccontare una storia che miri a coinvolgere il più possibile chi ascolta, trasportandolo per qualche minuto fuori dalla realtà quotidiana.

“Non ho soggetti preferiti. Se vieni da me e mi racconti una storia che mi colpisce e mi emoziona, è quasi sicuro che avrai la tua canzone”, ha affermato in un’intervista.

Ammette che le piace che le cose, anche quelle più pesanti, arrivino a chi le ascolta private di tutto ciò che possa renderle tali, esattamente come delle fiabe: “Quando racconti una favola ad un bambino, ad esempio Cappuccetto Rosso, non gli dai tutti i dettagli di come il lupo ha divorato la nonna. Addolcisci la pillola e poi c’è sempre un lieto fine. Mi piace pensare che un lieto fine possa esserci per tutti, anche nella vita reale”.

Sarah scrive e canta con l’ambizione di toccare il cuore delle persone ed ispirarle nella realizzazione dei loro sogni, desiderosa di poter incoraggiare il cambiamento, quando serve, cullata da uno spirito di libertà ed eterna giovinezza che cerca di trasmettere al mondo.

 

“World” è un brano che nasce un po’ per caso, in un periodo di produzione ferma a causa dei vari impegni della cantautrice.

Una volta scritto, di getto, come succede con molti dei lavori di Sarah, risultava necessario dovergli fare prendere vita, doverlo produrre e aggiungere, a quella che era una semplice traccia di pianoforte e voce, tutto ciò che l’avrebbe reso il brano che oggi è.

“Una volta terminata la produzione in studio, io ed il mio arrangiatore, Renato Droghetti, ci siamo guardati e abbiamo capito che sarebbe diventato il secondo singolo di cui tanto si parlava. – dice Sarah – Abbiamo messo “World” alla prova facendola ascoltare a un po’ di persone in giro, e viste le loro reazioni, siamo corsi subito ad organizzarne la pubblicazione”.

Ad un primo ascolto, infatti, il brano colpisce immediatamente per la potenza delle sue sonorità, che spaziano dalla forza dei toms alla leggerezza di una chitarra estiva, mentre l’intero brano è riempito dalla voce di Sarah, che dalle strofe, dove suona intima e soffusa, esplode nel ritornello, che sembra prestarsi benissimo ad essere cantato a squarciagola da tutti.

Come era già successo con “Home”, che veicolava un messaggio potentissimo sul cinismo della società in cui viviamo e sul nostro estremo bisogno d’amore, piuttosto che di gloria, anche “World” ha intenzione di dirci qualcosa.

“World”, infatti, nel suo testo che, tra le altre cose, parla di libertà e di semplicità, nasconde una sorta di preghiera per il mondo in cui viviamo. L’artista, in merito a ciò, dichiara di essersi resa conto, tutto in una volta, di tutte le cose che hanno reso tossico questo mondo, e non si parla solo di guerre. Nella canzone ha voluto denunciare ben altro, come l’ipocrisia, la paura di essere noi stessi, o il fatto che la tossicità del mondo in cui viviamo ha reso tossici anche noi.

C’è però una speranza, per tutti, di cambiare le carte in tavola, una speranza che non deve essere dimenticata.

Il brano inizia così come iniziano le favole, “Once upon a time”, ovvero “C’era una volta”, e l’artista ha dichiarato di essere particolarmente attratta da un modo di raccontare le cose fiabesco, che trasporti l’ascoltatore lontano dalla realtà in cui vive, perché quella stessa realtà, non sempre perfetta, possa essergli mostrata da una diversa prospettiva.

Il videoclip ufficiale della canzone, diretto e realizzato da Rodolfo Rod Mannara, riflette perfettamente la fiaba che Sarah voleva raccontare con “World”: protagonisti di questa favola moderna, ambientata nel caos di una giungla urbana notturna, sono tre, oltre alla cantautrice stessa. È lei ad incontrarli nella propria vita, sulla propria via, mentre osserva ciò che la circonda e mentre cerca di capire il perché di questi incontri, per poi ritrovarsi catapultata in un mondo che è l’opposto, uno spazio naturale sconfinato che si fa specchio di un ritorno alle origini, dove li ritrova tutti quanti, cambiati e leggeri, pronti ad accoglierla e a dare, al mondo che loro stessi hanno distrutto, una nuova possibilità.

È forse questo che serve al mondo: un ritorno alle origini, disfarci di tutto ciò con cui ci siamo ricoperti. C’è sempre un posto in cui la vita può continuare, e gli unici a poterlo trovare siamo noi.

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