Kevin Amormino ; L’intervista

Buongiorno Kevin, volevamo farti alcune domande riguardo al tuo nuovo lavoro. Ci racconti come é nato il brano?

Buongiorno! “Backup (Se non ci pensi mai)” é un brano che nato durante il primo lockdown.

Il tempo per pensare e riflettere era molto, purtroppo anche i pensieri che ormai erano stati accantonati sono tornati e avevo l’estremo di buttare fuori tutte queste emozioni che erano tornate a galla.

Grazie alla musica, la mia unica valvola di sfogo, sono riuscito a buttare fuori tutte queste emozioni che da anni mi tenevo dentro.

Il brano parla di una persona che non c’é mai stata veramente nella mia vita ma di cui avevo bisogno. 

Questa persona mi ha lasciato un vuoto che è stato difficile colmare, un vuoto che ho imparato ad accettare ed accogliere nelle mia vita cogliendone solo i lati positivi e gli insegnamenti che lo accompagnano.

Ho voluto aggiungere anche il violino, strumento a me molto caro, per poter esprimere ancor meglio le emozioni che provo in quella canzone.

È disponibile su YouTube il videoclip del brano!

Abbiamo visto che sei già in programmazione radiofonica, che aspettative hai da questo lavoro?

Sono molto felice che “Backup (Se non ci pensi mai)” stia girando in radio e la mia più grande soddisfazione sarebbe arrivare al cuoree, far sentire capite e consolate tutte quelle persone che hanno vissuto una situazione simile alla mia. 

È un brano in cui ho messo anima e cuore: spero che venga apprezzato da chi lo ascolta.

Secondo te cosa può significare l’enorme successo che stanno ottenendo i Maneskin? Possiamo dire che c’é un ritorno alla musica “suonata”?

L’enorme successo dei Måneskin é anche un grande successo per tutta la musica italiana che senza dubbio, ne gioverà. 

La musica suonata, soprattutto in Italia, stava lentamente sparendo.

Grazie a questo fantastico gruppo di ragazzi giovanissimi, la speranza di una rinascita della musica suonata si fa sempre più viva. Basta pensare a band come PFM, MATIA BAZAR o i POOH e alla musica che hanno creato, si sente proprio l’emozione in ogni strumento.

Ci racconti il tuo rapporto con il violino?

Mi sono appassionato al violino fin dal primo ascolto avvenuto nella mia classe in 5ª elementare. Ho iniziato a suonare questo strumento all’età di 11 anni, é stato uno dei miei primi veri approcci con la musica.

Ho portato avanti gli studi del violino al Liceo Musicale F. Casorati di Novara, dove ho iniziato a studiare anche il pianoforte. 

Ammetto che ho avuto degli alti e dei bassi durante il mio percorso con il violino, ma quando ho trovato la mia vera strada e il mio genere il rapporto con lo strumento si è stretto ancor di più! 

Il violino che sentite nel brano è suonato da me, la melodia del violino è stata scritta in pochi minuti in quanto è stata quasi totalmente improvvisata.

Come hai vissuto il duro momento del lockdown?

Il lockdown non è stato facile, l’unica cosa che mi ha consolato è stata la musica.

Ho colto l’occasione e ho scritto veramente molti brani, compreso “Backup (Se non ci pensi mai)”. Purtroppo, a causa covid, ho anche dovuto interrompere il mio percorso di studi al CPM di Milano, che fortunatamente riprenderò con l’anno in arrivo. Mi consola il fatto che stiamo iniziando a rivivere la vita dopo tanto tempo e dopo tanti sforzi.

Progetti futuri?

Sono già iniziati i lavori per altri brani, anche questi altri sono stati scritti durante il lockdown e uno di questi parla proprio delle emozioni provate durante la quarantena.

Non voglio però svelarvi altro!

I tuoi contatti?

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